L'ispirazione...

UNO SPAZIO CHE CI PERMETTA DI RIMANERE CENTRATI, UN GIARDINO CHE POSSIAMO PROGETTARE COME CI PARE, CIASCUNO IL SUO. Qualcuno metterà solo piante grasse, che richiedono poca cura, altri orchidee che invece richiedono un’annaffiatura giornaliera, qualcun altro piante aromatiche per perdersi nei profumi o fiori di campo, per esaltarsi con i colori. Uno spazio non sempre identico a se stesso, che cambia a seconda delle stagioni, che ci obbliga a progettare, a futurizzare cosa vorremmo “poi”, a curare noi stessi, a non prendere la vita così come viene.
(U. Telfener
http://blog.iodonna.it/umberta-telfener/2013/10/07/coltivare-il-proprio-giardino)

martedì 5 novembre 2013

Pace fatta con la felpa

Noi facciamo pace con gli oggetti più che con le persone. Sarà effetto intrinseco dell'era del consumismo? No! è solo l'effetto della memoria. Sono convinta che il vero perdono, il passarci sopra avvenga poche volte realmente; nella maggior parte delle occasioni un "rancorino", quel po' di amaro in bocca rimane latente, proprio lì, in un angolo della nostra lingua a far scattare nel cervello l'input per il ricordo.

Qualche giorno fa mi sono soffermata a fissare la felpa indossata dalla persona con cui stavo parlando. Era familiare, mi suggeriva qualcosa in più di un semplice "già vista" ma non l'associavo immediatamente a una qualche situazione. Cosa di poco conto, pensavo; eppure un tarlo mi tornava alla mente: la sentivo così familiare.
Gli oggetti ci portano alla memoria ricordi, talvolta alcuni sono nati proprio con questo scopo, come le fotografie delle vacanze e i tanto cari album, per fare proprio un tuffo nel passato. Conserviamo cianfrusaglie, da giovani riempivamo i diari di scontrini, biglietti di cinema e concerti da ricordare, alcuni di noi avranno anche le proprie scatole dei ricordi. Sono lì, magari in cassetti degli armadi mai più riaperti e in quelli della memoria per anni sopiti. Poi un giorno arriva un profumo, un odore, un sapore... Questa sensazione l'avrete provata tutti. Lo stesso accade con gli oggetti, nel mio caso è stata una felpa. Se questo meccanismo non si innesca, il ricordo è svanito? Il tempo che il ricordo impiega a tornare vivido è direttamente proporzionale alla rilevanza che in questo momento hanno per noi le emozioni, le sensazioni che ne scaturiscono
Ovviamente, non soffrendo di amnesia, contestualizzando la felpa al suo proprietario è stato abbastanza facile ritrovare l'occasione a cui mi riportava. Ma quella felpa è oggi talmente distante da me che poteva essere diversa, con la lampo invece che chiusa sul davanti... Il suo ricordo non era tornato a occupare i miei pensieri in quella serata. 
Quando un odore, un colore, un oggetto non riesce più a rapire la nostra mente, possiamo dire di aver fatto davvero pace con la persona che ce lo ricorda.

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